Tardi si accorge della marcia degli Alemanni verso Messina, 505. Non sa risolversi per allora a soccorrere quella città, ivi. Si determina di dar sussidî alla cittadella, e leva il campo da Francavilla, 506. Si accampa al castello di Adrano, ivi. Chiede denaro, ed obbliga i baroni a dare in contante il soccorso del servigio militare ivi, n. 6. Si [L] allontana da Messina, e va a Castrogiovanni, d’onde spedisce delle truppe verso la valle di Mazara, 507. Le quali con altre mandate da Palermo si trincerano in Alcamo, in Salemi, in Sciacca, e in Castelvetrano, 508. Viene in Palermo, dove pensa di ridursi collo esercito, ivi. Si persuade di starsene in Alcamo, 509. Sicuro della pace già stabilita dimanda inutilmente tregua al conte di Mercy, ivi. Nega di ceder la Sicilia senza uno espresso ordine del re Cattolico, 510. Si avvicina a Palermo collo esercito, e si trincera presso alla medesima città, ivi. Si azzuffa cogli Alemanni, 512 e seg. Tiene congressi per la evacuazione della Sicilia ordinata dal re Filippo V, 513. E stabilisce un armistizio, ivi. Dichiaratasi la pace, parte collo esercito per Termini, ivi.
Bianca figliuola di Carlo terzo, re di Navarra, diviene sposa di Martino il Giovane l’anno 1404, 17. È lasciata vicaria del regno, 18. Torna l’anno 1409 ad essere eletta allo stesso posto, ivi. In cui si mantiene dopo la morte di Martino il Giovane suo marito, e vi resta confermata dal suocero Martino il Vecchio, che successe nella corona di Sicilia, 19. Aderisce al parlamento tenutosi in Taormina, 21. Si ritira a Siracusa, ivi.
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