Bornaville duca mandato al comando dello esercito contro i Messinesi, 408. Va al campo a Milazzo, e trova occupati alcuni posti dai Francesi, 410. Concilia gli uffiziali dell’armata, ch’erano fra di loro in discordia, e dopo di averli pacificati mette ordine a tutto, ivi. Riacquista la Mola di Taormina, 411. Incalza il duca della Fogliada, gli uccide molta gente, e prende la città di Taormina, 413. Chiamato dal campo da’ Messinesi, poichè furono abbandonati da’ Francesi va a quella città, vi mena lo esercito, e ne prende possesso, 414.
Bosco Vincenzo, conte di Vicari, gran giustiziere viene spedito in Malta dal vicerè Garzia di Toledo per osservare il sito della nuova città, e calcolarne la spesa, 217. – Giuseppe principe della Cattolica, sua fedeltà verso il re Filippo quinto, 450.
Branciforte Antonio, barone di Mirto, ambasciadore del parlamento dell’anno 1546 allo imperadore Carlo V d’Austria, 118. – Niccolò Placido Stratigoto di Messina, contrasta al senato la elezione de’ magistrati, 327. – Ettore principe di Pietraperzia, accompagna nella carrozza il marchese Fogliani vicerè, quando l’anno 1773 fu espulso da’ sollevati, 639. Stratagemma usato da questo cavaliere per salvare dal saccheggio, e dallo incendio il palagio del principe di Comitini, 641, n. 2. Interviene al consiglio dei consoli delle arti tenuto nel chiostro di S. M. la Nuova de’ pp. osservanti, si oppone gagliardamente a’ progetti di Gaetano Averna, uomo sedizioso, e sostiene le ottime intenzioni del senatore Giuseppe Carcamo, 642, n. 2.
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