S’imbarca, e veleggiando per la Sicilia arriva a Trapani, viene di poi a Palermo, dove fa la pubblica entrata, 174. Si applica agl’interessi, e a’ vantaggi del nostro regno, ivi. Tiene l’anno 1538 il generale parlamento, ivi. Parte dalla capitale, gira per la Sicilia, e si reca a Messina, e poi passando per la Calabria si riduce a Napoli, 175. Pubblica varie utilissime prammatiche, ivi. Porta la guerra nel cuore della Francia contro il re Cristianissimo Francesco I, ma con assai infelice successo, 176, e seg. Arma di nuovo contro Solimano, 178. Imprende la conquista delle altre città dell’Affrica, 181, n. 5. Vuol fare la impresa di Algieri, 182. Dove va in persona, e vien costretto da una tempesta a ritirarsi, 183. Si disgusta nuovamente con Francesco I. re di Francia, 184. Spedisce una numerosa flotta contro di Dragutte, colla quale acquista Mahadia, 193. Ordina al Doria, che guardi la Sicilia, e la difenda dalla flotta di Solimano, 194. Cede la Borgogna, e i Paesi Bassi al re Filippo suo figliuolo, 197. Fa tregua con Arrigo II re di Francia, e poi cedendo la corona imperiale co’ due regni di Boemia, e di Ungheria a Ferdinando suo fratello, e tutti gli altri stati della vasta monarchia di Spagna al ridetto Filippo suo figliuolo, si ritira alla Estremadura nel monastero di s. Giusto dei monaci Gerolimini, ivi. Statua di bronzo erettagli in Palermo, 311.
      Carlo primogenito di Filippo II. Suo tragico fine, 222, n. 5.
      Carlo II di Austria viene acclamato re di Spagna, 382. Ricerca una flotta dall’Olanda per spedirla contro i Francesi, e la città di Messina, che si era ribellata, 401. Manda in Sicilia il consultor Quintana per scuotere il principe Gonzaga, e indurlo a gastigare i Messinesi, 414. Richiama questo vicerè, ivi.