Sue beneficenze, ivi, n. 4. Erigge in Napoli la giunta di Sicilia, 553. E accorda alla deputazione del regno la nomina del presidente di detto tribunale, 554. Forma quattro reggimenti in Sicilia, 555. Gli viene eretta in Palermo una statua nella piazza di s. Anna, ivi. Cosa questa rappresentasse? e dove sia ora stata trasportata? ivi, n. 3. Suo sposalizio con Maria Amalia Walburga, figliuola del re di Polonia, 558. Accorda la singolarissima grazia, che tutte le [LVI] prelazie, e tutti i benefizî del regno di Sicilia si diano a’ Siciliani, 559. Riceve in riconoscenza dal generale parlamento un donativo di centomila scudi, ivi. Accorda altre grazie al regno, ivi. Istituisce in Napoli il real ordine di s. Gennaro, 560. Fa la pace con Carlo VI imperadore, ivi, e n. 4. Erigge il supremo tribunale del commercio, ivi. Fa un vantaggioso trattato di pace, e di navigazione colla porta Ottomana, 561. Introduce la nazione ebrea ne’ suoi due regni, 563. Fa un altro trattato di commercio co’ Tripolini, ivi. Approva il parlamento dell’anno 1741 ma vuole, che si tolga una espressione inutile, 565, n. 3. Soffre un grave insulto dalla nazione inglese, ivi, n. 4. Al primo avviso, che riceve della peste scopertasi in Messina, spedisce tosto alcune tartane con abbondanti soccorsi di viveri, e con medici, speziali, e medicamenti, 567, n. 1 e seg. Manda di poi Pietro Polacco, famosissimo medico veneziano, per fare lo spurgo in quella città, 568. Sostiene ne’ confini del regno di Napoli la guerra contro i Tedeschi, e vi va personalmente a comandare le truppe Gallo-Napolitane, 569. Ritorna vittorioso in Napoli, 570. Riduce in una miglior forma la generale deputazione della salute eretta in Palermo, ivi.