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      Crede di poter trarre profitto per l’abolizione della monarchia di Sicilia dal cambiamento di governo accaduto in detto regno, quando passò in potere di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, 480. Fa una bolla, con cui dichiara irrito, e nullo tutto ciò che avea fatto il giudice della regia monarchia, rivocando lo interdetto pubblicato in varie città di Sicilia, ivi. Manda una lettera consolatoria a’ vicarî generali di Girgenti, ch’erano stati carcerati, e trovavansi tuttavia in prigione, ivi. Scomunica con una nuova bolla il giudice della monarchia, 481. Vieta sotto pena di scomunica allo abate Barbara di entrare in Roma, 482. Stabilisce una congregazione di cardinali per esaminare il progetto presentato dal card. de Tremoille per terminare le contese fra la santa sede, e la corte di Sicilia, ivi, e seg. Rigetta il parere della medesima congregazione, perchè non lo trova conforme a’ suoi sentimenti, 483. Rimette alla stessa congregazione il nuovo piano, ch’esibisce il cardinal suddetto de Tremoille; e si nega del pari di aderire alla consulta datagli dai cardinali di essa congregazione, ivi e 484. Conferma con sua bolla lo interdetto già fulminato da’ due vescovi di Catania, e di Girgenti, 487. Promulga un breve, con cui condanna lo editto del re [LX] Vittorio Amedeo di Savoia intorno alla esecutoria, ivi. Abolisce finalmente con un’altra bolla il tribunale della regia monarchia di Sicilia, 488. Descrizione di questa bolla, ivi. Si lascia ingannare dal cardinale Giulio Alberoni intorno agli armamenti, che si faceano in Ispagna, 492. Si disgusta con Filippo V re Cattolico, e con Carlo VI imperadore, ivi, e n. 1. Si sdegna contro Mr. Giuseppe Gasch arcivescovo di Palermo, perchè non avea promulgato lo interdetto nella sua diocesi prima di partire, ma sentendo le di lui legittimazioni si placa, e lo tiene caro, 497. Resta contento della ubbidienza mostrata dagli Spagnuoli a’ suoi ordini, e accorda la bolla della Crociata in Sicilia, 501. Toglie lo interdetto nelle diocesi di Catania, e di Girgenti, 516. Sua morte, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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