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      Consiglio d’Italia stabilito dal re Filippo II d’Austria, 553, n. 4, e seg.
      Consiglio sacro, governa il regno nell’assenza de’ vicerè, o de’ presidenti del regno, nell’anno 1734 esercita questo diritto, 542.
      Consoli della città di Palermo, che sono i capi dei collegi degli artisti. Nelle rivoluzioni accadute in detta città nell’anno 1647 carcerano coloro, che aveano tratti a forza certi portantini dalle prigioni, 336. Temendo, che si diffidasse di loro, si radunano, e ottengono, che si licenziassero le truppe, [LXII] che si stavano arrolando, ivi. Si uniscono con Giuseppe di Alesi, ma poi cominciano a sospettare della di lui fedeltà, 339. Si allarmano nuovamente dopo la morte di questo capopopolo, 342: e danno credito a certe voci, che si erano sparse, ivi, n. 4. Si conoscono innocenti nella congiura del Patinella, 448. Si arrogano troppa autorità, ivi. Si sollevano, e ottengono dal cardinal Trivulzio la custodia de’ baluardi urbani 349; ma chiedono gli altri forti regî, che vengono loro ricusati, ivi. Ubbidiscono al cardinale suddetto, depongono le armi, e chiedono che sieno rimesse le gabelle, 352. Ingelositi, perchè si volessero affidare i bastioni ai soldati irlandesi, ricorrono al duca di Cesarò pretore, che non fa conto delle loro istanze, 458. Udendo, che si pensava di mettere i nominati soldati nei magazzini della città allo Spasimo, fanno nuove istanze al pretore, e cercando questi tempo a risolvere, occupano i principali baluardi della capitale, ivi, che a stento dimettono, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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