Consultore di Sicilia, quando sia stata istituita questa carica nel regno? 123, n. 4.
Continuatore degli Annali d’Italia del Muratori, suoi grossissimi errori intorno a Sicilia in questa sua breve continuazione, 585, n. 2, e 586 n. 1. Altre sue bevute intorno all’incendio di Mongibello, 589, n. 2. Sbaglio, che prese intorno al marchese Fogliani, 650 n. 2.
Corafà Giorgio conte, tenente generale degli eserciti di sua maestà Ferdinando III, e comandante generale delle armi in Sicilia, è [LXIII] destinato in Palermo dopo la sollevazione dell’anno 1773, e vi arriva, 647. Onori fattigli da Mr. Filangeri arcivescovo, e governante della capitale, ivi. Essendo amico del vicerè marchese Fogliani, entra nello impegno di farlo ritornare nella capitale, e anima i consoli delle arti a richiederne al re il ritorno, ivi. Essendo nata in Palermo una rissa fra alcuni garzoni degli artisti, e diversi soldati, che furono da quelli disarmati, fa suonare la generale, 648, e si prepara a mettersi alla testa delle truppe, e a marciare contro i Palermitani, ivi. Non vuol cedere alle istanze del governante, se non si rendono tosto le armi tratte ai soldati, e non si gastigano i rapitori, ivi. Punisce i suoi, che si lasciarono disarmare, ivi.
Corbera Calcerano, è fatto presidente del regno, 73.
Cordova (de) Cristofaro Fernandez, conte di Sastago vicerè di Sicilia, arriva in Messina, e vi prende il solenne possesso, 525. Viene di poi alla capitale, 527. Si occupa con ogni attenzione a liberare il regno dai ladri, ivi.
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