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      Scoppia il tumulto in capo a poco, 632. Debolezza dei soldati ivi, e nota 1. Come i tumultuanti si sieno fatti forti, e a quali incredibili eccessi sieno arrivati? 633. Se vi fosse stato alcuno, che li avesse nascostamente guidati? ivi, e nota 1. Assaltano la vicaria, e ne incendiano la porta, caduta la quale disarmano i soldati, e liberano i carcerati, ivi, e 634. Il loro cannone non potea nuocere, ivi, nota 3. La plebe vedendo, che il regio palagio si mettea sulle difese, si inasprisce, e torna a tumultuare con maggior furore, 637. Saccheggia le case degli amici del Fogliani, 638. Ma nulla ruba, ivi, n. 4. Assalta il regio palagio, obbliga il vicerè a uscire da Palermo, e lo accompagna fino alla marina, costringendolo a scendere dalla carrozza, e a montare su di una barca pescareccia, 639. Collo esempio dei Palermitani si sollevano altre vicine città, 640. I capi ne sono gastigati dal governo, ivi. Risposte della corte intorno alla medesima cospirazione accaduta nei dì 19, e 20 di settembre, 643. Si pensa di dimandare il ritorno del marchese Fogliani, e fattesene la proposizione si vede appeso un cartello sedizioso, e comincia il popolo a nuovamente tumultuare, 644; il quale cerca d’incendiare la casa del marchese Artale, promotore di questo progetto, ivi. Allontanati i plebei da questa impresa a forza di denari, vanno al quartiere della Kalsa, ad oggetto di eccitarvi nuovi movimenti; ma ne sono bastonati, e cacciati dai marinari, ivi. Tornano nel Cassero per animare la gente al tumulto; ma non trovan seguaci, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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