Fa rendere grazie allo Altissimo per il ritorno di Filippo V a Madrid, ivi. Libera la Sicilia dal famoso ladro Antonio Catinella, 453. Chiede soccorsi alla Francia e alla Spagna, per conservare questo regno al re Filippo V, ivi. Dà alle truppe una nuova forma. Convoca l’anno 1707 un parlamento in Palermo, e domanda de’ sussidî straordinarî per fortificare la Sicilia, 454, e per fabbricarsi la nuova moneta, ivi. Ottiene dalla corte il permesso di potersi ritirare dal viceregnato, e perchè? ivi, n. 3.
Cusani Marcello Papiniano, arcivescovo di Palermo presidente, e capitan generale del regno di Sicilia, prende possesso, 590. Suo particolar carattere, ivi, e seg. Promulga un rigoroso editto contro le monache, 591. Tumulto delle dette, 592. Ricusa di rivocarlo, ivi. Stimolato dal governo consulta i teologi, i quali lo consigliano a farlo, ivi. Ne ordina la rivocazione, poi si pente, e la sospende, ma alla fine alle nuove premure del marchese Fogliani vicerè, annulla quanto avea fatto, ivi e seg. Satire e scritti promulgati contro di lui in questa occasione, ivi, n. 1. Va a Napoli, 594. E ritorna dopo poco tempo per assistere al generale parlamento, ivi. Controversia nata fra lui, e il giudice della regia monarchia, 596. In che consistesse? ivi, n. 2. Ritorna perciò a Napoli, ed ottiene, che si eriga un tribunale di prelati per deciderla, ivi. Rinuncia lo arcivescovado, ivi, e seg.
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Danieli Francesco, console de’ conciapelli, cospira col capopopolo Giuseppe Alesi nella sollevazione dell’anno 1646 da questi suscitata, 336. È chiamato al regio palagio dal marchese de los Veles vicerè, 337. Scendendo dall’abitazione viceregia, invece di sedare il popolo, accresce la tumultuazione, ivi.
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