Va a Messina per far dare la caccia a’ corsari di Biserta, ivi. È eletto l’anno 1628 di nuovo alla luogotenenza del regno, 321. Seda la tumultuazione de’ tessitori per la prammatica emanata contro il lusso, e ottiene dal conte di Assumar la sospensione della medesima, 323.
      Dragutte, famoso corsaro assalito dalla flotta dello augusto imperadore Carlo V respinge i Siciliani, e li sconfigge, 193. Ma poi perde il castello, e la città per il valore di Garzìa di Toledo, e de’ cavalieri della religione di Malta, ivi. Fugge, e si salva, ivi. Impegna il gran signore Solimano contro lo imperadore Carlo V, 194. E ritorna in Sicilia alla testa di una poderosa armata. Va in Calabria, e poi si ferma in Procida, dove attende inutilmente i Francesi collegati, 195. Torna ne’ mari di Sicilia, saccheggia Reggio, e i casali di essa città, e poi prende la via di levante, ivi. Si unisce al principe di Salerno, e all’armata turca, e reca considerabili danni alla Sicilia, ivi. Comparisce nuovamente nell’anno 1554, e saccheggia la provincia di Puglia, ma temendo le armi dell’ammiraglio Doria si restituisce in levante, ivi. Corre grave rischio di esser fatto schiavo, 202, n. 4, e seg. Fa delle scorrerie nello Abruzzo, e nella Puglia, 209.
      Duquesne luogotenente dello ammiraglio francese è spedito contro lo ammiraglio olandese Ruiter, si azzuffa, 401. Non potendo battersi per la seconda volta, si ritira a Messina, ivi. Attacca battaglia di nuovo presso Siracusa col detto Ruiter, 403.
     
      E
     
      Ebrei perseguitati in Modica, e in Noto, e posti a fil di spada, 105. Sono discacciati da Ferdinando il Cattolico da tutti i suoi stati, 124. Quanti ne uscirono dalle Spagne, e dove andarono? ivi.