Vieta con suo reale editto molti libri perniciosi al costume, e alla religione, 620, e n. 2. Proibisce le sepolture in città, ivi. Aumenta lo assegnamento fatto alla deputazione degli studî in Palermo, 621, n. 1. Accorda un’altro sussidio di denari per fabbricarsi le officine per l’orto botanico di Palermo, ivi. Ordina solenni feste per la nascita della sua primogenita Maria Teresa, 627, n. 1. Sua singolare clemenza nella cospirazione dell’anno 1773 suscitatasi in Palermo, 646. Destina due battaglioni di soldatesche per la detta capitale, che, malgrado qualche renitenza de’ consoli dell’arti, finalmente vi sono ricevuti, ivi. Gradisce la destinazione fatta dalla deputazione del regno, e dal senato di Palermo di due magnati, come ambasciadori de’ ridetti magistrati, per ottenere il perdono al popolo, che si era sollevato, ivi. Ordina, che si restituisca il resto delle armi, che ne’ movimenti de’ diciannove, e venti di settembre del detto anno la vil plebaglia tolte avea a’ soldati, 647. Standogli a cuore la tranquillità della città di Palermo, e il risorgimento della azienda del senato, raduna in Napoli i principali cavalieri siciliani, che ivi dimoravano, e ordina loro, che suggerissero i mezzi più proprî per riparare a codesti disordini, 651. Avendo udito il parere di questi cavalieri spedisce a Mr. Filangeri governadore interino un reale dispaccio, con cui determina in diversi articoli ciò, che far dovevasi in avvenire per la quiete di Palermo, ed il sollievo della cassa senatoria, 652. Fatto il parlamento nella città di Cefalù, richiama il marchese Fogliani, e lascia interinamente Mr. Filangeri per presidente del regno, ivi.