Il sacro consiglio gli estende l’autorità, e perchè? ivi. Prende possesso di governadore interino di tutto il regno, e dà la investitura della carica di pretore a Ottavio Gaetani, marchese di Sortino, dopo la morte del principe del Cassero suo fratello, 642. Promulga un generale indulto a favore de’ sollevati, ivi. Dopo di aver quietata la città, dà conto di tutto alla corte, ivi. Essendosi saputo lo arrivo del Marchese Fogliani in Messina nascono delle difficoltà intorno alla sua giurisdizione: chiama perciò il sacro cunsiglio, e coll’avviso de’ ministri si astiene di sottoscriversi governadore del regno, sino che non giungano gli oracoli sovrani, 643. Risposte equivoche, che dà la corte di Napoli, ivi, n. 2. Nuove provvidenze date da questo prelato per impedire, che non nascessero delle altre tumultuazioni, che si minacciavano, 644. Eroga una gran somma di denaro per dar de’ soccorsi alla plebe, ivi, nota 1. Promulga un rigoroso bando, con cui vieta di potersi in avvenire più parlare di quanto era accaduto ne’ giorni 19, e 20 di settembre, 645. Conduce al Molo nella sua carrozza gli ambasciadori destinati dalla deputazione del regno, e dal senato di Palermo, per implorare dal sovrano il perdono a’ sollevati, 646. Dà una veglia alla nobiltà, al ministero, e a’ militari a sue spese nella occasione del fausto nome del re Carlo III, e della regina Maria Carolina a’ 4 di novembre, ivi. Emana di ordine della corte un rigoroso editto, perchè si consegnassero le restanti armi rapite ai soldati, che non si erano ancora restituite, 647. Va a prendere a bordo il tenente generale conte Giorgio Corafà, comandante delle armi in Sicilia, ivi.
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