Si fortifica nel regio palagio, 633. Errore da lui commesso nello spogliare il regio castello delle truppe, che in esso stavano, 634, n. 1. Chiama in Palermo la cavalleria, ch’era fuori della città, e le ordina di marciare contro i tumultuanti, ivi. Stravaganza di quest’ordine, ivi, n. 2. Vieta a’ soldati di menar le mani [LXXVI] contro i cittadini, e di far sangue: irregolarità di questa proibizione, ivi, n. 3. Tiene consiglio co’ nobili nel regio palagio, per quietare i sollevati, e incarica Mr. arcivescovo Filangeri, per cooperarvisi, 635. Cerca la notte seguente di vieppiù fortificare la sua abitazione, e sbaglia, 636. Non sa persuadersi, che il popolo di Palermo la voglia contro di lui, ivi, n. 1. Sciocca politica dei suoi cortegiani, che gli tacciono la verità de’ fatti, ivi, e n. 2. Confusione, in cui è il regio palagio, ivi, n. 4, e seg. Manda de’ cavalieri pacieri al popolo, per rimuoverlo da’ suoi errori, 638. Accorda le prime stravaganti dimande della sfrenata plebaglia, e si vede dalla stessa assalito nella regia abitazione, 639. Le milizie, che stavano alla difesa della medesima, non si oppongono, ivi. Scusa vana, e insussistente addotta da’ capitani, ivi, n. 1. È finalmente costretto a partire fra le ingiurie, e gli scherni del pazzo popolo,
      ivi, e seg. Sensibilissimo dolore da lui provato in questa occasione, 640, n. 1. Dopo di essere stato trasportato dalla insolente plebe alla marina, monta su di una barchetta pescareccia, e salendo di poi sopra una nave spagnuola, che trovavasi in porto, viaggia alla discrezione senza sapere dove andare, 640. Carattere di questo cavaliere, ivi.