Irresoluto dove dovesse recarsi, s’incontra col maresciallo Claudio Florimondo Yauch, che veniva a far la rivista delle truppe in Palermo, il quale lo persuade a portarsi a Messina, e ve lo accompagna, 643. Accoglienze ricevute da’ Messinesi in detta città, ivi. Manda subito le circolari per tutto il regno, avvisando di aver fissata la sua dimora in Messina, dove fa la solenne entrata, 645. Feste celebratesi da quei cittadini in questa circostanza, in cui egli, per addimostrare la sua gratitudine, ordina a sue spese una cuccagna, ivi. Accorda di poi il triduo, che viene disapprovato dalla corte, e perchè? ivi, n. 4. Gradisce il ricorso fatto da’ consoli di Palermo al re, implorando il di lui ritorno nella capitale, 648. Riceve ordine dalla corte di convocare il generale ordinario parlamento in Cefalù, ivi. Parte da Messina, e si rende a questa città, 649. Perchè non fu ricevuto da Mr. Gioachino Castelli, vescovo di essa? ivi, n. 1. Accetta le scuse de’ senatori palermitani, spediti da questo magistrato per chiedergli benigno perdono a nome del popolo, ivi. Sua cortese risposta, ivi. Celebra l’adunanza degli ordini dello stato, e riceve il solito dono, ivi. Finito il parlamento gli vien consegnata una lettera del marchese Bernardo Tanucci, primo segretario del re, 650. Contenuto della lettera suddetta, ivi. Ritorna a Messina, e parte, ivi. Resto della di lui vita, ivi, n. 2.
      Fontana della corte pretoriana di Palermo, da chi fosse venduta, e quanto fosse costata? 233, n. 2. Detta del Caraffo, del Caraffello, de’ quattro venti al Borgo, e della Vicaria, 252.