Giudice (del) Antonio, giureconsulto famoso in Palermo, fa nelle conversazioni dei nobili dei discorsi sediziosi, suggerendo ai medesimi di scegliersi un re siciliano, 358. Trovandovili disposti, lusinga il conte di Mazzarino, che la scelta sarebbe caduta nella di lui rispettabile persona, ma era sua intenzione di far cingere della corona siciliana Luigi Moncada, duca di Montalto, ivi. È carcerato per ordine del governo, 359, e compilatosigli il processo, fu con altri strozzato, 360.
Giudice (del) Francesco cardinale, è eletto vicerè interino, e prende in Palermo il [LXXXI] solenne possesso, 446. Fa fare delle pubbliche preghiere nel regno per il viaggio intrapreso dal re Cattolico Filippo V. per portarsi in Italia, 447. Provvede di cavalli la cavalleria del detto sovrano, ch’era in Italia, 448. Convoca l’anno 1702 il generale ordinario parlamento, per accordarsi dei sussidî al mentovato sovrano, ivi. Spedisce quattro galee per accompagnare il ridetto monarca al Finale di Genova, ivi. Tratta con particolare distinzione il conte di Tolosa, figliuolo bastardo di Luigi XIV, ivi, e seg. Parte per Messina, e perchè? ivi, 449. Modi da lui tenuti per quietare quella città, ivi. Ritorna a Palermo, ivi. Parte per visitare le piazze di Marsala, e di Trapani, ivi, e segu. Ma essendo comparsa una flotta nei mari di Palermo, ne è subito avvisato, e costretto a ritornare, 450. Intima perciò il servigio militare ai baroni feudatarî, ivi. Fortifica la capitale, ed arma i cittadini di essa, ivi.
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