Partitosi dalla capitale se ne va a Trapani, dove, trovando pronta la flotta si imbarca, e veleggia verso l’Affrica, 182. Prende a quei Mori diverse città, ivi, e n. 3. Dopo questa impresa è destinato principalmente a quella del regno di Algieri, ivi. Ma tornato in Palermo, prima di partire per questa spedizione, celebra nell’anno 1541 il generale ordinario parlamento, ivi. Terminato questo affare parte, e va collo augusto imperadore Carlo V in Affrica allo assedio di quel regno, che riesce per una tempesta funestissimo, ed egli per sorte si salva dalla morte, 183. Ritorna quindi a Trapani, dalla quale città partitosi, viene a Palermo, e poi si porta a Messina, ivi. Si reca di nuovo alla capitale, e costretto a ripartire per andare a Napoli, lascia per presidente del regno interino il conte di Chiusa, ivi, e seg. Ritornato in Sicilia la fortifica contro il Turco, e avendo bisogno di denaro, convoca nell’anno 1543 uno straordinario parlamento, 184. Parte di nuovo per l’Italia, e sceglie un’altra volta il conte di Chiusa alla carica di presidente del regno, 185. Ritorna in Sicilia, 187, dove si applica a liberare il regno dai ladri, che lo infestavano, ivi. Tiene l’anno 1546 un altro parlamento ordinario, 188. E poi è eletto governadore di Milano, ivi, e costretto a partire lascia per presidente del regno il marchese di Licodia, ivi. Elogio di questo cavaliere, ivi.
Gonzaga Vincenzo, principe del sacro romano Impero, viene eletto vicerè di Sicilia e si porta in Palermo, dove prende il solenne possesso, 412. Fausti principî del governo di questo cavaliere negli affari di Messina, ivi.
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