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      Graffeo Matteo, svela la congiura de’ fratelli Imperatore, 165.
      Grimau Giuseppe, governadore di Messina, e tenente generale de’ reali eserciti, viene eletto presidente del regno di Sicilia alla morte del duca di Laviefuille, si porta in Palermo a prenderne il possesso, 588. Suo carattere, ivi. Sua morte, ed esequie, 589.
      Guarnaccia Giovanni fuorbandito compagno di Antonino di Blasi, 608.
      Guerreri Antonio, avvocato palermitano, nemico della famiglia Borbone, tiene segrete corrispondenze cogli Austriaci, e malgrado di essere stato fatto giudice del concistoro, continua a fare le stesse pratiche, 465. Scoperta perciò la di lui fellonia, se gli compila il processo, e gli vien quindi mozzato il capo, ivi.
      Gusman Aniello, marchese di Castel Roderigo, è eletto vicerè di Sicilia, e venendo al campo, che stava a Milazzo, prende ivi il suo possesso, 406. Si tiene sempre sulle difese contro i Francesi, e chiede dalla corte soccorsi di soldatesche, e una flotta navale, ivi. Fa guarnire i castelli di Mililli, e di Siracusa, ivi. Intima a’ baroni feudatarî il servizio militare, e si reca collo esercito a Catania, ivi. Manda tardi dei soccorsi alla fortezza della Mola sopra Taormina, 407. E incolpa ingiustamente della perdita di quei castelli il conte di Prades, che ne lo avea avertito in tempo, ivi. Si porta di poi alla capitale, 408. Essendo caduto dalla grazia del re Cattolico il primo ministro di quella corte, suo amico, e protettore, prevede da questa disgrazia la sua imminente rovina, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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