Si prepara a risarcire i danni della passata campagna, sofferti dai Francesi, prima che arrivi a Milazzo il duca di Bernaville, ivi. Si ammala, e muore, 409. Diverse cause assegnate dagli scrittori intorno a questa immatura morte, ivi.
Gusman Arrigo, conte di Olivares, eletto vicerè di Sicilia, parte da Roma, dove trovavasi ambasciadore alla santa sede, e viene a Messina, 257, menando seco due grosse barche cariche di frumenti, per riparare alla carestia che soffriva, anima con promesse i mercadanti a recarne in Sicilia, ivi. Essendovi già nel regno l’abbondanza dei grani, minora i prezzi dei medesimi, ivi. Guarda la Sicilia dalla peste, che si era introdotta ed arrecava delle stragi nella isola di Malta, ivi, n. 5. Perseguita i ladri, che molestavano la Sicilia, ed impedivano il commercio, ivi. E li gastiga severamente, 258. Viene di poi in Palermo, ivi. Carattere stoico di questo cavaliere, ivi. Usa del rigore contro gli avari benestanti, ivi. Fortifica il nostro regno, ed intima ai baroni feudatarî il servigio militare, per il pericolo imminente, che non potesse sbarcare nella isola la poderosa armata preparata dallo imperadore Ottomano Amuratte III, 260. Celebra l’anno 1594 il generale ordinario parlamento, ivi. Intima nell’anno 1595 nuovamente a’ baroni mentovati il servigio militare, per timore di nuove invasioni per parte dei Turchi, ivi. È chiamato dalla corte ad occupare il viceregnato del [LXXXIV] regno di Napoli, 261. E perciò, fatto fagotto, se ne parte, ivi. Elogio di questo vicerè, ivi.
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