Vien richiamato dal re Cattolico Filippo secondo, ivi, e seg.
      Lancia Giovan Giorgio, ladro famosissimo, 257. Perseguitato dal governo, se ne fugge a Napoli, ma poi è preso, ed è severamente gastigato, 258.
      Lanza Blasco, nella sollevazione di Giovan Luca Squarcialupo viene inutilmente ricercato da’ sollevati, i quali, per vendicarsi, saccheggiano la di lui casa, e bruciano la famosa sua libreria, 159.
      Lanza Corrado, barone, sindaco della città di Palermo, viene l’anno 1773 perseguitato da’ sollevati, che lo vogliono esiliato, 634. Partito il vicerè marchese Fogliani, vanno i sediziosi alla di lui casa per saccheggiarla; la trovano vota, e restano delusi, 641.
      Lanza Giuseppe, duca di Camastra, viene eletto vicario generale del vicerè per il terremoto accaduto in Catania nell’anno 1693, 431. Sua singolare attività nel sollevare quei cittadini, e nello allontanare i ladri, che profittavano di quella disgrazia, 432. Onori particolari ricevuti in riconoscenza da’ Catanesi, ivi.
      Lanza Giuseppe, principe della Trabia, eletto dal marchese Fogliani vicerè per suo vicario generale, ad oggetto di estirpare i ladri, che molestavano la Sicilia, 609. Stabilisce la sua dimora a Mussumeli, terra appartenente alla sua famiglia, dove promulga un bando universale, in cui stabilisce la pena del taglione contro i medesimi, che nomina di uno in uno, ivi. Ha la sorte di farne arrestare quattro, che fa subito appiccare nella detta terra, e ne spedisce le teste in Palermo, ivi. Viene finalmente a capo di avere in potere i principali, che si erano nascosti, e di liberare interamente dalle scorrerie la Sicilia, 610, nota 1. Onori ricevuti dal medesimo dopo il fortunato esito di questa sua commissione, ivi, nota 2. Trovandosi pretore della città di Palermo, dà una nobilissima festa, a spese però del senato, nella occasione delle nozze del re Ferdinando III Borbone con Maria Carolina d’Austria, 617.