Lascaris Costantino, sua raccolta di manoscritti greci comprata dal senato di Messina, 416. Ne è spogliata quella città, dopo la ribellione dell’anno 1674, dal conte di Santo Stefano, e viene per allora trasportata in Palermo, ivi, e poi unita dal duca di Usseda alla sua libreria, 434.
Laviefuille Eustachio duca, viene eletto vicerè del regno di Sicilia, e partito da Napoli arriva in Palermo, dove prende il solenne possesso, 574. Violenti sue procedure [LXXXVII] contro i ministri della giustizia, i quali fanno continue rimostranze alla corte contro di esso, ivi. Ristuccato dei ricorsi suddetti, e dispiaciuto degli avvertimenti, che di ora in ora gli venivano da Napoli, lascia correre i disordini, ivi. Vuol regolare la negoziazione frumentaria, che apportava infiniti danni alle famiglie, ed istabilisce alcune leggi, 575. Ottiene dal sovrano la dilazione decennale in vantaggio dei baroni feudatarî, che si trovavano carichi di debiti, ivi. Erigge col permesso dello stesso monarca la giunta, che fu chiamata frumentaria, e mette un miglior ordine alla negoziazione dei grani, ivi. Celebra solenni feste per la nascita dello infante Filippo Borbone, primogenito dello augusto Carlo III, 576. Approvati i capitoli della giunta frumentaria, stabiliti per la negoziazione dei grani, dal sovrano, promulga per comando del medesimo una prammatica, con cui ne prescrive la esecuzione, ivi. Nel principio del suo viceregnato accadde in Sicilia una calamitosa carestia, ivi. Quindi egli elesse due vicarî generali, e li spedì per tutto il regno, affine di trovare i frumenti nascosti e farli disseppellire, ivi.
| |
Costantino Messina Santo Stefano Palermo Usseda Eustachio Sicilia Napoli Palermo Napoli Filippo Borbone Carlo III Sicilia
|