Unisce le galee siciliane con quelle di Malta per dar la caccia a’ pirati, che inquietavano i mari di Sicilia, ivi, le quali fanno delle ricche prede su i medesimi, e danno fuoco nel porto di Susa alle navi del famoso corsaro [LXXXVIII] Sansone, 294. Convoca l’anno 1618, in Palermo il generale ordinario parlamento, ivi. Riceve in Palermo, e fa le maggiori dimostrazioni al principe Filiberto di Savoja, ammiraglio della flotta spagnuola, che vi venne coll’armata, ivi. Si porta a Messina per dare necessarie provvidenze, temendosi la invasione del turco nello che addimostra una somma timidezza, 295. Ritorna nella capitale, ed apre presso il regio palagio una nuova porta, che dal suo titolo fu detta, e dicesi porta di Castro, ivi. Comincia la gran fabbrica dell’arsenale di Palermo, ivi, e seg. Convoca l’anno 1619, il generale ordinario parlamento, 279. Singolare pietà di questo cavaliere, ivi, n. 3. Dimanda dalla corte la grazia di essere discaricato dal viceregnato di Sicilia, e la ottiene. Onori fattigli da tutti gli ordini nella di lui partenza, ivi. Sue ordinazioni intorno alle cause civili, che tuttavia hanno forza di legge, e suo singolare amore nel promuovere le scienze, e le arti, e sua premura nel beneficare i letterati, 297. Medaglia, che gli fè coniare il senato di Palermo, ivi.
Leofanti Niccolò Vincenzo, si unisce nella ribellione dei fratelli Imperadore, 164, è preso, impiccato, e poi squartato, 165. La sua testa è collocata dentro una gabbia di ferro, e appesa sulle mura del regio palagio, dove al presente non più si vede, 166, e n. 2.
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