Essendosi i popoli della Sardegna sollevati contro il mentovato suo genitore, si accinge a sconfiggerli, e preparata una armata veleggia per quella isola, lasciando vicaria del regno la moglie, ivi, e seg. Sconfitti pienamente i rubelli, cade infermità, e muore in Cagliari, 19.
Martino il Vecchio, duca di Monblanco, e re di Aragona, dopo la disgraziata morte di Martino il Giovane suo figliuolo, diviene sovrano della Sicilia, e conferma la regina Bianca per vicaria del regno, ivi. Sua morte, 20.
Marullo Giovanni, conte di Agosta, nel parlamento dell’anno 1539 è destinato dagli ordini dello stato per ambasciadore all’imperadore Carlo V, 181.
Mattina F. Diego, frate agostiniano, carcerato nel s. uffizio di Palermo per errori, che egli sostenea contro la nostra santa fede, ferisce a morte uno degli inquisitori, cioè Lopez Cisnero, che era andato per visitarlo, 372, n. 6, e seg. È bruciato vivo nel piano di s. Erasmo, 336. Favola adottata da Vincenzo Auria intorno alla di lui morte, 374, n. 5.
Maurigi Francesco, uno dei principali capopopoli nella sollevazione accaduta in Palermo l’anno 1773 è escluso dal perdono [LXXXXII] accordato dal re ai sollevati, 650. Compilatogli il processo è condannato ad essere strozzato fra lo spazio di ventiquattro ore, dopo di che ebbe mozzate le mani, e la testa, che furono apposte alla porta della vicaria, e finalmente fu squartato, e furono le parti del suo corpo appese allo Sperone, 653.
Mauro Giovanni, cocchiero siciliano, viene in Palermo per sollevare i nazionali contro il re Cattolico Filippo V, 450. Confida tutto lo arcano al principe della Cattolica, vien carcerato, processato, ed è appiccato alle forche, ivi.
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