Vi celebra l’anno 1654 nella sala del regio palagio di quella città il generale ordinario parlamento, ivi, dopo il quale si restituisce in Palermo, per i timori suscitatisi in detta capitale, per causa di certi bastimenti francesi, che erano approdati alla isola della Favignana, 367. Intima perciò il servigio militare ai baroni feudatarî, e fa la rassegna delle truppe, ma essendo partita la flotta del re Cristianissimo, lascia in libertà le soldatesche dei baroni di ritornarsene a casa loro, ivi. Visita di nuovo nella primavera le città marittime, ivi. Diviene odioso per la sua alterigia a tutta la nazione, 368, ed è solamente amato dai palermitani, ivi, nota 2. È incolpato di essere uno uomo venale, così dal suo nemico il duca di Montalto, come dallo arcivescovo di Palermo de Leon, con cui attacca continue brighe. Viene quindi richiamato alla corte, da cui riceve ordine [LXXXXIII] di lasciare le redini del governo nelle mani del mentovato prelato, ma ei, per fargli dispetto, si ferma in Sicilia fino allo arrivo del nuovo vicerè, dopo il quale parte per Spagna, dove muore, ivi.
Mercato stabilito dal vicerè duca di Macqueda, che non ebbe vita, 266. Fu nuovamente tentato l’anno 1782 ma inutilmente, ivi.
Mercy Claudio Florismondo, generale dello imperadore Carlo VI mena seco in Sicilia una poderosa armata, e sbarca nella marina di Patti, 503. Numero delle di lui soldatesche ivi, n. 2. Imprudenza di questo comandante nello assalire i trinceramenti degli Spagnuoli a Francavilla, 504, nella quale azione resta ferito, ivi.
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