Celebra l’anno 1720 il generale parlamento, 515. Discala con un bando la moneta napolitana, e la riduce al suo giusto prezzo, 516. Carattere di questo vicerč, ivi. Contesa nata fra lui, e il senato di Palermo, ivi, e seg. Gli viene tolto il viceregnato di Sicilia, 517. Parte per Napoli 518.
Pignone Marcello, marchese dell’Orivolo, č spedito dal re Cattolico Filippo II come suo visitatore ad oggetto di riparare i disordini, che erano in Sicilia, 210. Fu il flagello dei ministri legali, ivi, n. 1.
Pilosa (la) Antonino, capopopolo, e compagno di Giuseppe Alesi nella sollevazione, che l’anno 1647 accadde in Palermo, 334. Suscita nuovamente il popolo a tumulto, ivi. Č preso, č tenagliato vivo, ed č strozzato, ivi.
Pimentel Antonio, viene eletto vicerč di Sicilia, e si reca a Palermo, 304. Conduce seco due medici, e si applica ad estinguere le reliquie della peste, che avea afflitta la capitale, e il regno l’anno 1626, 305. Condanna Demetrio medico greco alle forche, convinto di avere dilatata la pestilenza, ivi. Cerca inutilmente di far snidare dai nostri mari i corsari di Biserta, ivi. Si ammala, e muore, 306.
Pimentel Arrigo, figliuolo dello anzidetto, viene eletto dal padre per presidente del regno nel caso di sua morte, ivi. Trova degli ostacoli al possesso, e lo prende di notte nella cappella del palagio reale, ivi. Celebra i funerali al difonto padre, ivi. Convoca l’anno 1543 il generale ordinario parlamento, ivi. La di lui elezione vien confermata dalla corte di Madrid, 307.
Pimentel Maria, viceregina, moglie del conte di Olivares, ottiene ai Palermitani dalla santa sede la testa di s. Ninfa, 259. Muore compianta da tutti i ceti, 261. Pompa, con cui fu trasportato il cadavere di questa contessa, ivi.
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