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      Spoglia per ordine del vicerè conte di santo Stefano l’archivio di Messina, 415, e seg.
      Quiros conte Antonio, segretario del vicerè marchese di Almenara, regola dispoticamente gli affari, 525. È richiamato per i continui ricorsi dei Siciliani, parte, e spaccia di andare per affari dal regno, 530. Inganna i ministri di Vienna, ed è rimandato per esaminarsi la sua causa in Palermo, ivi. Ha l’ardire di sbarcare senza ottenere prima il permesso della deputazione della sanità, ed è mandato prigione alla cittadella di Messina, ivi. Non torna più ad esercitare la carica, ivi.
     
     
      R
     
      Radunanza di molti cavalieri palermitani, dimoranti nella città di Napoli, fatta per ordine del re Ferdinando III, affine di trovare i mezzi possibili per far risorgere dalle miserie, nelle quali si trovava la città di Palermo, 651. Da quali soggetti fosse stata composta? ivi. Consulta, che eglino fecero al detto monarca, per darsi i necessarî soccorsi a’ bisogni della loro patria, 652.
      Ram Domenico, vescovo di Lerida, consigliere del duca di Pegnafiel, e poi vicerè di Sicilia, 39. Sue qualità, ivi. È promosso allo arcivescovado di Tarragona, ivi. Ottenne la porpora, e fu fatto vescovo di Porto, ivi. Sua morte, ed epitaffio, ivi, n. 4.
      Ramirez Francesco, vescovo di Girgenti, promulga la lettera della congregazione della immunità contro la monarchia, 471. Scomunica i ministri del patrimonio, 474. Se gli intima lo sfratto, parte lasciando la diocesi soggetta allo interdetto, ivi. Crea due vicarj generali suoi aderenti, acciò l’uno succeda all’altro, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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