Scarlai conte Antonino inglese, è spedito in Sicilia da Filippo III, per dar la caccia ai corsari. Dimanda denaro per questa spedizione, 280. Parte, 281.
      Sciabecchi fabbricati in Palermo colle rendite delle abazie soppresse. Si varano alla presenza del vicerè, 608. Se ne formano altri due, 609.
      Sciacca città, primo crudele caso accaduto nella medesima. Sua relazione, 79. Secondo caso descritto, 168.
      Scuole Pie, padri detti della madre di Dio, loro istituto, 316. Sono stabiliti in Palermo, ivi. Quanto sieno utili? ivi, nota 3.
      Scuole pubbliche di grammatica, e di rettorica, aperte in Palermo, e nel regno dopo la partenza dei pp. gesuiti, 614. Vi si aggiungono quelle delle scienze superiori, 610. Sono accresciute, 621, nota 1.
      Scuole normali, introdotte in Sicilia, 621, nota 1.
      Sebastiano Bartolomeo, vescovo di Patti, eletto presidente del regno l’anno 1565, 211. È di nuovo eletto dal vicerè Toledo, 214. Eletto per la terza volta, 217. Suo elogio, ivi, e seg.
      Secusio Bonaventura, caltagironese, generale dei minori osservanti. Sua abilità nel pacificare Filippo II con Arrigo III re di Francia, 265, nota 1.
      Sedia, dove si assise Carlo V, nella officina del protonotaro, ancora esistente, 174, nota 6.
      Selimo gran sultano, spedisce una flotta contro la Goletta, e se ne impossessa col forte, che vi si stava fabbricando, 232. Sua morte, 233.
      Senato di Palermo, fatto grande di Spagna dallo augusto Carlo VI, 518. Erge una lapide in onore del medesimo per questa grazia, ivi. Spedisce ambasciadori alla regina Maria Amalia, 560. Dispensa dei legati di maritaggio, per la nascita del primogenito Filippo, infante di Sicilia, 576. Destina ambasciadori al re Carlo III, per rallegrarsi della di lui esaltazione al regno di Spagna, 597, a qual caro prezzo comprò i grani l’anno 1763? 604. Consumo fatto in questa occasione, 605. Cagioni, che lo produssero, ivi.