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      Ventimiglia Simone, marchese di Geraci è eletto presidente del regno di Sicilia dal vicerè Ettore Pignatelli, prima di morire, 172.
      Verdalle Ugono, gran maestro di Malta, è odiato dai cavalieri della sua religione per l’austerità colla quale li trattava, ed è chiamato in Roma dal pontefice Sisto V, 252, da cui essendo stato eletto cardinale, ritorna al magistrato della religione, ivi.
      Verginelle (casa delle) sotto la cura dei governadori del monte della Pietà, eretta in Palermo, 251. È oggi trasportata fuori la porta di Macqueda, ivi, n. 1.
      Vescovi di Sicilia, malgrado il divieto del vicerè, pubblicano nelle loro diocesi la bolla in Caena Domini, 223.
      Vertot storico di Malta, suoi racconti intorno al vicerè Garzia di Toledo privi di verisimiglianza, 215.
      Ufficio (del santo) tribunale odiato in Napoli, 190. Dà l’anno 1640 un funesto spettacolo, 324. Sua inumanità, ivi. Abolito dal re Ferdinando III, 271.
      Vicerè, come si regolassero, quando erano molti? 40. Istruzioni date loro dal re Alfonso il Magnanimo, 41, e seg. Quando cominciassero ad ottenere il titolo di capitani generali? 141. Non vi era prammatica prima di Carlo V. la quale stabilisse, se dovessero continuare nel governo dopo la morte del sovrano, 149, n. 3. Si stabilisce questo regolamento dal ridetto imperadore, 162, nota 4. Si osservi l’avvertimento a pag. 440. Vien vietato l’anno 1617 dalla corte di Madrid di potersi loro offerire nei parlamenti alcun donativo straordinario, 286.
      Vicaria di Palermo. Questa fabbrica fu prima destinata per dogana, 239.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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