Spedisce due galee per conoscere lo stato, in cui erano i nemici, ivi. Manda l’antiguardia, la quale assale i vascelli olando-austriaci, ivi. Li sconfigge e li brucia, 405. Dopo la vittoria ritorna a Messina, ivi. Ottiene un nuovo rinforzo dalla Francia, con cui marcia verso la città di Agosta, 406. Prende, e saccheggia Melilli e si accosta verso Catania, ma trovando schierata la oste nemica, si ritira in Agosta, 407. Prende Taormina, ivi. Con un nuovo rinforzo va verso Mascali, con pensiero di attaccar Catania, 411, ma un’epidemia autunnale fa morire molti soldati, per cui è obbligato a ritirarsi, ivi. Spedisce tre mila uomini per difender Taormina, e per riacquistare la Mola, ivi, è richiamato in Francia, 412.
      Ulucchiali, successore di Dragutte in Algieri, piomba sul regno di Tunisi, e ne spoglia Muley Amida, 223, il quale se ne fugge con due suoi figliuoli in Palermo, ivi, n. 5. Conquistatosi dal serenissimo Giovanni d’Austria il regno di Tunisi, per vendicarsi, induce Selimo, gran sultano, a cacciare gli Spagnuoli dalla Goletta, il quale vi manda una flotta, 232. È incaricato dal medesimo sultano di conquistare il rapitogli regno, ivi.
      Università del regno, si sollevano contro il vicerè Ugo de Moncada, 152. Sono esentate dal pagare le tande nella carestia dell’anno 1763 per provvedersi di frumento, 604. Sopravanzano loro i grani, 606, n. 1.
      Università degli studî in Messina, ottenuta da Giovanni Ventimiglia, quanto si fosse resa famosa? 262.
      Volturo Ignazio, romito, suscitò dei tumulti in Palermo nell’anno 1708, è preso, e strozzato, 463.