Voto dei Palermitani fatto l’anno 1624, per difendere la Concezione Immacolata della vergine, 302, n. 4.
Urrea (de) Ximenes, vicerè di Sicilia, 66. Fu diverso da Lupo Ximenes de Urrea, ivi. Procura la tranquillità del regno, 68, e seg. Spedisce a Tunisi il p. Giuliano Majali, 69. È richiamato dal governo di Sicilia, ivi.
Urrea (de) Lopez Ximenes, eletto vicerè in luogo del detto, ivi. Suoi meriti, 70. Ottiene nel diploma la facoltà di poter stare lungi dal regno per sei mesi, quando più gli piacesse, e di eleggersi il successore, ivi. Fu fatto insieme vicerè di Napoli, ivi. Convoca l’anno 1445 in Palermo l’ordinario generale parlamento, 71. Vola a Siracusa per salvare le navi reali, assalite dai Veneziani, 72. Sopisce il tumulto in Modica, e condanna il conte ad una multa, 74. Seda la sedizione suscitatasi in Palermo, 75. Va a reggere il regno di Napoli senza lasciare il viceregnato di Sicilia, 79. È destinato nel parlamento dell’anno 1456 per uno dei capitani delle quattro galee stabilite contro il Turco, 81. È confermato vicerè dal re Giovanni, 83. Riceve [CXXI] dai Siciliani il ligio omaggio in Castrogiovanni, dove tiene l’anno 1458 il parlamento, 84. È richiamato in Ispagna per sospetti, 86. Ritorna al governo di Sicilia, 93. Manda ambasciadori a Tunisi, ivi. Provvede, che tutti i diplomi sovrani, sparsi qua, e là, si consegnino allo archivario regio, e luogotenente del protonotaro, ivi, e seg. Convoca l’anno 1466 in Polizzi l’ordinario generale parlamento, 94. Lo trasporta in Palermo, 95. Ripara alla penuria del bestiame, ivi.
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