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      Danero generale del re Ferdinando I viene in contesa cogli uffiziali inglesi in Messina, 705. Nelson termina tali animosità, ivi.
      Dazio sul pesce abolito nel 1818 per le lamentanze del ceto dei pescatori, 730. Su i generi cereali di frumenti, biscotto, farine semole, paste, orzi, legumi ec.; diminuito nel 1819, 745. Sul cotone anche minorato nel 1820, 747. Sulla estrazione degli olî diminuito nel 1823, 771; e posteriormente prorogato oltre il termine stabilito, 774. Sul macino regolato con nuovi ordinamenti in Sicilia, 775. Dazî comunali di Palermo aumentati per la nuova estensione assegnata all’anzidetta città, 786. Dazio imposto sulle pelli, 788. Sulla estrazione dei cereali con bandiera estera tolti nel 1826, 795. Dazio d’importazione delle lane estere filate tinte o bianche aumentato a ducati venti a cantaio, 804; di grani quattro a rotolo sulla consumazione della carne abolito da re Ferdinando II nel 1832, 819; di tarì sedici e grana sedici a salma legale sulla consumazione del frumento abolito per la città di Messina, 833. Trovandosi l’anzidetto dazio in arrendamento dovettero rimborsarsi i così detti campisti, 834. Modo come si liquidarono le perdite sofferte da quelli per l’abolizione in parola, ivi.
      Debito pubblico di Sicilia: stato di esso nel 1828, 800. Commessione eretta dal governo per l’istituzione del gran libro, 801. In seguito pel parere dell’anzidetta commessione quali disposizioni s’emettono, ivi.
      Delcarretto marchese viene eletto ministro segretario di stato della polizia generale, 813. È spedito nel 1837 coll’Alter ego in Sicilia per frenare le sconvolte e conturbate menti di taluni isolani, 842.