Demolizione del baluardo nominato Vega lungo la marina di Palermo, 670; di quattro statue di personaggi benemeriti del senato, 679.
Denunzia fatta da certo Simone Buscemi contro il marchese Cordova, 680. Conseguenze di essa, ivi.
Deposito di mendici eretto in Palermo per disposizione del principe di Campofranco luogotenente generale in Sicilia nel 1835, 836. Beneficî di tale istituzione filantropica, ivi.
Destinazione del locale per l’ufficio delle poste, 679.
Detenuti di Sicilia, vengono trattati con più umanità per sovrana volontà del magnanimo Ferdinando II, 818.
Dignità dei magistrati innalzata dal vicerè Domenico Caracciolo marchese di Villamaina, 672.
Diminuzione del 10 per 100 accordata nel 1824 sull’ammontare dei dazî d’importazione sopra tutti i generi esteri di qualunque provvegnenza, 778.
Disgravo della duchessa di Berry, e feste che si fanno in Palermo per tale circostanza, 731.
Disputa intorno alla giurisdizione de’ cappellani maggiori, 691.
Dixit-dominus Ignazio dirige in Palermo un istituto di sordi-muti, 815. Successi del medesimo, ivi.
Domanda fatta dai vescovi di Sicilia per essere esentati dalle imposte su’ loro fondi senza l’autorizzazione della corte di Roma, 666.
Dritto dei vassalli feudatarî di vendere la fatica delle loro braccia a chi meglio lor convenisse sanzionato dal vicerè [CXXX] Caracciolo, 663. Dritti angarici aboliti nel 1788, 682, e 683. Dritto di transito pei militari tolto nel 1805, 715. Dritti pagati dalle barche coralline siciliane al bey di Tunisi per la provvista del biscotto posteriormente abrogati, 768. Dritto di carlini sei a tonnellata abolito ai legni esteri nel 1827, 796.
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