Fa solenne entrata in Napoli nel 1799, ivi. Ritorna in Palermo, ivi. Conchiude armistizio per la pace di Luneville e caccia gl’Inglesi dal suo regno, 710. Fa nuovo ritorno in Napoli nel 1802, 712. Reduce in Palermo assume il peso degli affari, 715. Riordina le truppe e muove a soccorrere lo zelo dei realisti lasciati sul continente, 717. Si istituisce l’armata dei volontarî, ivi. Fa compilare novelle istruzioni per l’opera delle strade, ivi. Elegge a deputato presidente di quest’amministrazione il conte di Priolo, ivi. Commette ad alcuni scienziati un progetto d’uguaglianza di pesi e misure, ivi. Conchiude un trattato coll’Inghilterra nel 1809, ivi. Fa protesta all’Europa in sostegno dei dritti alla successione di Spagna per la rinunzia fatta dal fratello Carlo IV, 718. Dà particolari regolamenti pei creditori dello stato, 719. S’ammala e s’allontana dalle cure del governo ritirandosi alla Ficuzza, 721. Si ristabilisce e presiede al parlamento del 1812, 722. Si ritira nuovamente e mette in possesso suo figlio Francesco di Vicario generale, ivi. Riacquista per la vittoria delle armi delle potenze alleate il regno di Napoli, e parte alla volta di esso, 723. Feste che si fanno pel suo arrivo, ivi. Pubblica un decreto col quale riunisce in un solo i due regni di Napoli e Sicilia, ivi. Nuova organizzazione che dà al suo regno, 724. Rifabbrica il teatro di s. Carlo in Napoli, 728. Abolisce il dritto d’albinaggio, 741; e la coscrizione in Sicilia, 758. Stabilisce i compensi agli uffiziali ritirati delle disciolte armate di terra e di mare, 770. Va al congresso di Verona, 771. Muore, 785.
| |
Napoli Palermo Luneville Inglesi Napoli Palermo Priolo Inghilterra Europa Spagna Carlo IV Ficuzza Francesco Vicario Napoli Napoli Sicilia Napoli Sicilia Verona
|