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      Napoleone Buonaparte viene a Napoli e prende parecchi legni ne’ mari di Civitavecchia e di Ancona, 715; perde parecchie battaglie e si rifugia all’isola dell’Elba, 723; fugge dall’Elba e ritorna in Francia, ivi.
      Naselli D. Diego tenente generale viene eletto luogotenente generale in Sicilia nel 1820, 748; arriva in Palermo, ivi; dirige circolare a tutte le autorità dell’isola, 749, e seg.; con quali intenzioni procura di reggere la Sicilia, 752; si porta a presedere nella real cappella, giusta il costume, nella ricorrenza delle feste di s. Rosalia, quando ha luogo la rivolta del 1820, 753; come in essa si comportasse, ivi; riunisce piccol consesso per ovviare agl’inconvenienti della rivolta, ivi; fugge da Palermo in Napoli e lascia il governo in balìa di scellerati, 754.
      Nascè (Abate Francesco) professore d’eloquenza sublime nella regia università di Palermo compone la bella iscrizione che sta nella base della statua di re Francesco I, [CXXXVII] eretta in Palermo nel foro borbonico nel 1828, 797; morte di lui avvenuta nel 1830, 809; egli lascia poco retaggio dalla valentia del suo ingegno, ivi.
      Navigazione del baltico agevolata dal governo per la nostra mercantile marina, 803.
      Nelson Orazio ammiraglio di S. M. britannica termina le quistioni insorte tra il generale Danero e gl’Inglesi in Messina, 705; sue lodi, ivi; e feste che gli si fanno, ivi.
      Nunziante (general Vito) viene luogotenente generale in Sicilia, 757; ristabilisce vieppiù l’ordine e la pace dopo la rivolta del 1820, ivi; fa snidare i conciatori dalla così detta piazza nuova, ivi; è eletto comandante generale le armi in Sicilia, e sostituito nell’altra carica dal cardinal Gravina arcivescovo di Palermo, 758; è destinato nuovamente comandante le armi nel 1831, da re Ferdinando II, ed incaricato inoltre ad assumere momentaneamente le funzioni di luogotenente generale sino alla venuta di S.A.R. il conte di Siracusa D. Leopoldo Borbone, 810. Giugne in Palermo e fa prestare il giuramento di fedeltà e d’obbedienza alla guarnigione ivi stanziante, ivi; dà delle disposizioni circa all’abolizione di taluni dritti angarici e parangarici, e delle decime degli animali e suoi prodotti, ivi.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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