Statistica stabilita in Sicilia per tutte le sette valli, 800; nuova organizzazione data da re Ferdinando II. alla medesima nel 1832, 821; scopo della statistica, ivi; utile che ne proviene, ivi.
      Stato industriale della Sicilia nel 1833, 825.
      Statua di re Ferdinando II inaugurata nella città di Noto al 1842, 856.
      Strade lastricate in Palermo per opera del vicerè Caracciolo, 663; sotto il principe di Caramanica, 676; strada alberata intrapresa al borgo dal presidente del regno Fonsdeviela, 677; ulteriori provvedimenti per le nuove strade di Sicilia, 682 e 689; miglioramenti fatti nel 1817 alle strade pubbliche della provincia di Palermo per opera dello intendente principe di Malvagna, 739; altre del 1823, 776 e 782; strade consolari da Palermo a Messina e a Corleone compite nel 1828, 800; strada rotabile da Catania con Palermo e Messina, 808; e da Castrogiovanni e Piazza alla consolare condotte a termine nel 1830, ivi; si discorre delle antiche strade di Sicilia dette regie trazzere, 820; modo come queste vengono conservate, e quando per precisa necessità distrutte, ivi; si stabiliscono nel 1834 i compensi da darsi a’ proprietarî delle terre a traverso delle quali dovevano costruirsi le strade pubbliche, 834; norme date sul particolare, ivi; disposizioni date dal principe di Campofranco sulla nettezza e polizia di tutte le strade, 836; strade di comunicazione col celebre monte Etna in Catania fatte per cura dello intendente principe di Manganelli, 838; altre strade di comunicazione tra l’anzidetta città con Messina e Palermo, 839; stato delle strade pubbliche in Sicilia nel 1838, 843; si discorre delle opere pubbliche intraprese sin dal 1810, ivi; somme in varî tempi [CXLIII] impiegatevi, ivi; zelo delle autorità per condurle a compimento, ivi; i prestiti sono sempre insufficienti, ivi; miglioramenti delle strade pubbliche nel 1838 quando re Ferdinando II, percorre l’intera isola, 844; come si rimedia al deficit anteriormente verificato nei fondi all’uopo destinati, ivi; la costruzione delle strade pubbliche va a carico delle provincie e de’ comuni, ivi; anche i particolari concorrono con lodevole zelo alla grand’opera, ivi; si costruiscono delle diligenze e vetture per le strade già compiute, ivi.