Vergara signor Atanasio inventa una ingegnosa macchina a trebbiare, 860; sperimento felicissimo fatto di essa ne’ dintorni di Palermo in una possessione del signor Pietro Valenza, ivi.
      Villa Giulia sorge nel 1775 nella spiaggia meridionale della città di Palermo, 656; perchè fu con tal nome appellata, ivi.
      Villafranca principe presiede alla giunta di pubblica sicurezza in Palermo nel 1820, 754.
      Villareale Valerio egregio scultore siciliano allievo dell’immortale Canova scolpisce la statua colossale marmorea di re Francesco I, che andò situata nel foro borbonico l’anno 1828, 797.
      Vitale barone di Santa Croce dissecca a proprie spese il così detto pantano pe’ pesci e la palude la bordonaria nella provincia di Noto, 808.
      Vial Pietro maresciallo assume la firma di luogotenente generale per la morte del marchese Tschudy, 853.
      [CXLV]
     
      Z
     
      Zecca di Palermo impronta per ordine sovrano nel 1836 delle monete, 839; per un errore involontariamente corso viene ritirata tutta la moneta coniata nella medesima sul semplice valore del metallo impiegatovi, ivi. D’allora in poi l’anzidetta zecca non s’è più attivata, ivi.
      Zolfo minerale: si discorre dell’interesse che ha risvegliato nel commercio e nei sovrani, 826; le miniere di zolfo si trovano comprese nelle regalie dello stato, ivi; comincia ad esser proficuo dal principio del secolo decimottavo quando s’adattò a’ bisogni della guerra e agli usi della vita e dell’industria, ivi; esportazione fattane dalla Sicilia, vengono assoggettite le zolfataie alla decima del prodotto, ivi; di questo dritto vengono esentati i proprietarî delle miniere da re Ferdinando I, ma s’obbligano a pagare once dieci all’apertura di esse, ivi; si danno norme precise per lo bruciamento dello zolfo, 827; s’accresce smisuratamente la produzione dello zolfo, e l’estrazione per conseguenza nella Sicilia, ivi; le fabbriche di soda artifiziale in Inghilterra aumentano il prodotto del minerale fra noi, ivi; l’accrescimento però produce un male, e perchè, ivi; danno che ne viene nello bruciamento, ivi.