(712) Del Carretto loc. cit. pag. 30. – Fazello dec. II, lib. X, tom. III, pag. 208.
(713) Scrisse il Carretto (pag. 32) che coloro, che aveano ucciso i due giudici della gran corte, ed aveano buttato dalle finestre del regio palagio i loro esangui cadaveri, furono d’ordine del Pignatelli precipitati vivi dalla cima del castello, i quali cadendo, e rompendosi le ossa se ne morirono; ma il Fazello tace questo fatto.
(714) Reg. della regia cancellaria dell’anno 1517.1518 VI indiz. pag. 379.
(715) Mongit. Parl. gen. t. I, pag. 150 e seg.
(716) Mongit. ivi dalla pag. 154, alla pag. 158.
(717) Fra queste grazie č degna di essere osservata quella, che sta scritta al capitolo IV del re Carlo (capitoli del regno tom. II, pag. 9) cioč, che non ostante la morte del re, continovino i vicerč nella carica, fino che altrimenti fosse disposto. Questa legge fu fatta per evitare in avvenire i disturbi, che erano accaduti alla morte del re Ferdinando il Cattolico, essendo vicerč Ugone de Moncada, che noi abbiamo descritti nel capo antecedente. Dal che rilevasi che dissero il falso i giureperiti consultati allora dal Moncada, asserendo ch’eravi una prammatica, che prescrivea che i vicerč persistessero nel governo alla morte de’ sovrani, come noi abbiamo ivi avvertito alla nota 3.
(718) Tom. I, pag. 5, e seg.
(719) Questo fu l’apparente motivo, che si diede a questa spedizione del Moncada; ma la vera ragione, per cui fu mandato, fu appunto per difendere i regni di Napoli, e di Sicilia dalla invasione dei Francesi, essendosi venuto ad una aperta rottura fra Carlo, e Francesco I. re di Francia, che si contrastavano il serto imperiale vacante per la morte dell’imperatore Massimiliano I, che poi ottenne il nostro re Carlo eletto ai 28 di giugno 1519.
| |
Del Carretto Fazello Carretto Pignatelli Fazello Reg Mongit Mongit Fra Carlo Ferdinando Cattolico Ugone Moncada Moncada Tom Moncada Napoli Sicilia Francesi Carlo Francesco I Francia Massimiliano I Carlo
|