Non avendo quel duca forze bastanti da respingerlo, ricorse al cognato l’augusto Carlo, il quale volendo soccorrerlo, ed insieme difendere il ducato di Milano, ordinò che se gli spedissero tutte le truppe, ch’erano in Lombardia al suo servigio, e chiamò dalla Sicilia il prode Gonzaga, acciò andasse a comandare la cavalleria Cesarea.
(799) Reg. della regia cancellarìa dell’anno 1535.1536 IX indiz. f. 116.
(800) Nello stesso reg. f. 163 e 164.
(801) Nello stesso reg. f. 214.
(802) Reg. della regia cancellarìa dell’an. 1536.1537 X indiz. f. 244.
(803) La lega, che Francesco I. fece col Turco scandalizzò allora i cristiani, parendo loro una empietà, che colui che portava in fronte il nobile titolo di re cristianissimo, si fosse unito col nemico della religione cristiana. Ora però non fa più orrore. La filosofia, separando la religione dalla politica, ha fatto conoscere che si può negli affari puramente mondani conservare l’armonìa co’ potentati di diversa credenza, senza che la religione ne soffra. Fu forse Francesco I. più colpevole nel sostenere colle sue armi i luterani della Germania, che nell’unirsi al Turco per impedire la Monarchia universale, cui parea, che aspirasse l’augusto Carlo.
(804) Maurolico Sic. Hist. lib. VI, pag. 122.
(805) Erano questi i servienti della religione di Malta ai quali era permesso di portare la Croce dimezzata, ed essendo questa insegna a guisa di un martello, erano eglino detti martellati.
(806) Mongit. Parl. di Sic. tom. I, pag. 199, e seg.
(807) Questo doppio regalo fatto dal parlamento al vicerè Gonzaga appalesa in quanta estimazione fosse questo cavaliere presso i Siciliani, e come si avesse egli attirato l’amore di tutti.
| |
Carlo Milano Lombardia Sicilia Gonzaga Cesarea Reg Reg Francesco I Turco Francesco I Germania Turco Monarchia Carlo Maurolico Sic Malta Croce Mongit Sic Gonzaga Siciliani
|