(845) Reg. della regia cancellaria dell’anno 1542.1543 I indiz. f. 423.
(846) Sic. Hist. lib. VI, p. 228.
(847) Questi, ch’era marchese della valle siciliana, viene dal Pirri (Chronol. reg. Sic. pag. 111) numerato fra i presidenti del regno in compagnia del conte di Chiusa. Il canonico Antonino Amico, mettendolo nella sua Cronologia de los Virreys ec. p. 22 l’unisce col conte di Chiusa, ma ci dice solo, ch’era capitano generale residente in Messina. Ripete le stesse parole dell’Amico Vincenzo d’Auria (Cronol. dei signori vicerè di Sicilia p. 39). Crediamo che abbiano questi due cronologisti meglio toccato nel segno, che il Pirri, quantunque siamo d’avviso che il Mendoza in Messina non abbia semplicemente esercitata la carica di capitan generale, ma siesi inoltre ingerito nel governo di quella città, e suo distretto indipendentemente dal Cardona; nel qual caso ancora non potea riputarsi che come uno strategoto, o governatore di quella città, non mai come un presidente del regno.
(848) Mem. Stor. par. III, lib. VIII, vol. V, p. 159.
(849) Il Caruso (Mem. Stor. par. III, lib. VIII, t. III, vol. V. p. 159) mentova due parlamenti tenuti dal conte di Chiusa, uno in Nicosia, e l’altro in Palermo; ma nè ci addita d’onde abbia tratto la notizia del parlamento di Nicosia, nè noi abbiamo veruno monumento, che la comprovi.
(850) Merita di essere osservato negli atti di questo parlamento, che volendosi compresi tutti (trattine i soli poveri) alla contribuzione di questo donativo, vi sono per la prima volta nominati i Jaconi, o Diaconi salvaggi.
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