Facea paura a tutti i principi cristiani, e particolarmente al pontefice, ed al re di Spagna, se i Veneziani perdessero questa unica piazza, ch’era loro restata nel regno di Cipro. Un nemico così formidabile, come il Turco, trovandosi vittorioso, e vicino, potea di leggieri accrescere le sue conquiste, occupando le città della santa sede, o invadendo i due regni di Sicilia, e di Napoli. Perciò Pio V nello spedire il cardinale Alessandrino a Madrid, alle altre incombenze che gli appoggiò, e che noi abbiamo accennate, vi aggiunse anche questa, di procurare che Filippo II restasse contento di collegarsi con i Veneziani, e con esso sommo pontefice, per impedire i progressi delle armi ottomane. Vi aderì il monarca Cattolico, e fu la lega sottoscritta a’ 20 di maggio 1571, i di cui capitoli furono molti, la sostanza dei quali era, che si preparasse una flotta di dugento galee, e di cento navi da trasporto, che si formasse un esercito di cinquantamila fanti, e di quattromila e cinquecento cavalli, e che la spesa si facesse per metà dal re di Spagna, e per l’altra metà da’ Veneziani, e dal pontefice, con che i Veneziani ne pagassero due sesti, e un sesto la corte di Roma. Fu inoltre stabilito, che ne fosse capitano generale l’accennato Giovanni d’Austria di singolari talenti nella milizia, il quale per la sconfitta data a’ Mori avea fama di eccellente, e prode comandante, e che nel caso che questi fosse lontano, prendesse il comando della flotta, e dell’armata Marco Antonio Colonna generale del papa.
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