Mentre si preparavano queste forze delle potenze collegate, e prima che si unissero, cadde Famagosta a’ 2 di agosto dopo quattro mesi di resistenza, e Selimo restò interamente padrone di tutto il regno di Cipro; nè poterono i collegati altro fare, che assalire per mare il nemico, che ritornava vittorioso, e conquiderlo.
(1048) Componeano questa flotta, di cui forse non sen’era per lo innanzi veduta una più formidabile, le galee dei Veneziani, ch’erano i più interessati per la perdita poco prima fatta di quasi tutto il regno di Cipro, quelle del papa, le maltesi, le napolitane, le siciliane, e le spagnuole, delle quali era ammiraglio il Doria.
(1049) Il Longo nella vita di Maurolico (p. 2) racconta che il serenissimo Giovanni d’Austria consultò spesso il dottissimo Francesco Maurolico, il quale quantunque non professasse l’arte militare, gli diede nondimeno utili consigli, siccome questo principe ritornando vittorioso pubblicamente protestò, dichiarando ch’ei dovea in parte il buon esito della sua spedizione alle predizioni fattegli da questo insigne uomo.
(1050) Longo apud Maurol. in Chron. p. 204 e seg.
(1051) Mongit. Parl. di Sic. t. I, p. 360.
(1052) Paruta Cron. Mss. p. 11.
(1053) Fra i luoghi, ch’ei visitò, non debbo intralasciare di mentovare il mio monastero di S. Martino delle Scale distante intorno a sette miglia da Palermo, dove egli si trattenne i tre dì della settimana santa, e vi fe il precetto pasquale, e poi nel sabato santo passò a Morreale per visitare quel famoso tempio.
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