Costa ciò dalla nostra cronaca antica, e dalla lettera originale, che noi conserviamo, di Andrea de Mendoza segretario di esso principe, in cui dà avviso della risoluzione dal medesimo presa di passare i detti santi giorni in quel solitario luogo. (Chron. S. Martini cap. I vol. III, p. 138).
(1054) Capo 4, pag. 179 not. 1.
(1055) Encyclopedie, ou Dictionaire Raisonné des Sciences, des Arts, et des Metiérs tom. II, article Carrousel.
(1056) T. II, della nuova raccolta di opuscoli di autori Siciliani.
(1057) Foro Cristiano parte III, cap. 10, p. 196.
(1058) Fortunio Applausi di Palermo fatti nel 1652, al suo monarca Filippo IV, p. 55.
(1059) Canto IV, vers. 57
(1060) Sarebbe un problema politico da risolversi da quei filosofi, che studiano l’uomo, se sia stata cosa ben fatta il bandire questi giuochi, che teneano la gioventù nobile esercitata nelle arti di cavalcare, e di maneggiare le armi, ed eccitavano nei loro cuori la emulazione, e il desiderio della gloria; lasciandoli marcire nell’ozio, e nella infingardaggine, ed applicati a’ giuochi, ed agli amori funesti alla salute, e alle famiglie. Quanto calzerebbe a questo proposito ciò, che scrisse il Petrarca quando cantò (parte III delle rime)
La gola, il sonno, e le oziose piume
Hanno dal mondo ogni virtù bandita:
Ond’è dal corso suo quasi smarrita
Nostra natura vinta dal costume!
(1061) Questo istesso giuoco fra la gente volgare è stato da qualche anno in qua proibito dal governo per le risse, che frequentemente accadevano, e che spesse volte terminavano con ferite, e con uccisioni.
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