Così non avrebbe languito, come ora langue, quella rinomata città; nè sarebbe mancato il commercio spezialmente dei grani in quella valle così fertile, ed abbondante, per cui colavano in tutto il regno infiniti tesori. Più volte si è proposto, e pensato di nettarlo, e di ridurlo nel primiero suo stato; ma le immense somme, che sarebbono necessarie per venirne a capo, hanno sempre scoraggiato i nostri sovrani dal tentare questa per altro vantaggiosissima opera.
      (1065) Era andato col serenissimo Giovanni d’Austria l’espulso re Muley Amida. Sarebbe stato giusto che costui fosse rimesso nell’antico trono; ma come egli era odiatissimo dai suoi sudditi, perciò questo principe amò meglio di scegliere il mentovato Maometto, che il Bonfiglio (Hist. di Sic. P. II, lib. VIII, p. 601), e il Caruso (Mem. Stor. P. III, lib. IX, tom. II, pag. 210) dicono che fosse fratello, il Muratori (Ann. d’Ital. all’anno 1573, tom. X, pag. 421.) vuole che fosse cugino e l’Aprile (Cronol. di Sic. lib. II cap. 4, p. 306) pretende che fosse figliuolo dell’odiato Muley Amida.
      (1066) Muratori Annali d’Italia all’anno 1573 t. X, pag. 421.
      (1067) Bonfiglio Hist. di Sic. P. II, lib. VIII, p. 601. – Caruso Mem. Stor. parte III, lib. IX, tom. II, pag. 210.
      (1068) Mem. Stor. P. III, lib. IX, t. III, pag. 211.
      (1069) Chronol. di Sic. lib. II, cap. 3, pag. 307.
      (1070) Hist. Nap. dec. VI, lib. LXII, t. III, p. 505.
      (1071) Ivi pag. 210.
      (1072) Il Caruso Mem. Stor. (P. III. lib. IX, tom. III, pag. 211, e seg.) all’anno 1573, in cui accadde la spedizione fatta da Selimo contro il regno di Tunisi racconta, che l’armata turca ai 2 di luglio diede fondo nella marina di Avola al luogo detto le Fontane bianche, dove sbarcò da cinquecento soldati, che dal marchese della Favara furono respinti, ed obbligati a rimbarcarsi colla perdita di sessanta di essi uccisi dai nostri.