Questi furono i Sette articoli presentati dai ministri del papa a quei di Spagna, e da questi spediti in Madrid, ed in Sicilia a fine di esaminarsi. Noi abbiamo nella nostra raccolta dei monumenti la lettera dell’ambasciadore Giovanni Zuniga al nostro vicerè Marco Antonio Colonna, nella quale il pregava a consultare i più dotti giureperiti di Sicilia, per sapere da loro come convenisse di rispondere. Ne fu allora incaricato Antonio Xibecca protonotaro del regno, il quale fe una scrittura molto bene ragionata che ha per titolo Resolutio septem dubiorum.
(1111) La memoria presentata al marchese di Alcagnines, in cui era espressa la volontà del papa, era in questi sensi; cioè, che S. Santità a nomina del re di Sicilia avrebbe scelto una persona ecclesiastica costituita in dignità, e dotta nel diritto canonico per le cause ecclesiastiche, che si potessero agitare in Sicilia; e che, nel caso che questa persona fosse morta, o legittimamente impedita, avrebbe eletto a piacere dello stesso re uno dei vescovi della isola; di manierachè niuno altro, ancorchè fosse il sovrano istesso, potesse o per sè, o per mezzo di altri anche ecclesiastici in forza di privilegio, di prescrizione, consuetudine immemorabile, o sotto qualunque pretesto intromettersi negli affari appartenenti al foro ecclesiastico. Che questo istesso deputato del papa dovesse operare giusta i limiti, che segli sarebbono prescritti: cioè a dire 1. che le cause in prima istanza si dovessero fare dagli ordinarj, trattene quelle, che si fossero cominciate, o in avvenire si cominciassero innanzi alla santa sede; quelle di seconda istanza dai metropolitani, e solo in terzo luogo dal giudice deputato dal papa; ciò, che intender doveasi non solamente nelle appellazioni dalle sentenze definitive, ma ancora dalle così dette interlocutorie, e dagl’incidenti.
| |
Sette Spagna Madrid Sicilia Giovanni Zuniga Marco Antonio Colonna Sicilia Antonio Xibecca Resolutio Alcagnines S. Santità Sicilia Sicilia
|