Laonde il Requesens continuò nello esercizio di questa carica, in cui era stato già disegnato per l’anno seguente (Paruta ivi).
      (1300) Paruta Cron. Mss. p. 25.
      (1301) Reg. del protonotaro dell’anno 1609, VIII indiz. fogl. 11.
      (1302) Cron. Mss. pag. 25.
      (1303) Mentre governò questo vicerè furono adornati del toson d’oro tre nostri cavalieri meritevolissimi di riceverlo, cioè il principe di Butera, il conte di Caltanissetta, e il duca di Terranuova; il primo ai 24 di febbraro 1607, il secondo a’ 16 di aprile dello stesso anno, e il terzo ai 15 di agosto 1609. (Paruta, nella Cron. Mss. p. 21, e 24). Il toson d’oro, il di cui ordine non si sa per qual cagione fu fondato, trae la sua origine fin dall’anno 1430. (Encyclopedie Art. Toison t. XVI, p. 366), ma allora era assai più rispettabile, che non è alla presente età. Imperocchè era ristretto il numero di coloro, che lo componevano, a soli trentuno; e perciò rari, e di un merito distintissimo doveano essere quelli, che lo componevano. Filippo III fu uno dei sovrani, che ne dilatò il numero, o per premiare i sudditi, che non potea altrimenti ricompensare, o per trarne del denaro, di cui fu sempre bisognoso, e perciò lo fe decadere dalla riputazione, in cui era. Questo sovrano fu il primo, che non trovando altro modo di impinguare il suo erario, coll’esempio della Francia, che vende la nobiltà, e le magistrature, prese lo espediente di accordare titoli, ed onori a prezzo di argento. Certamente non vi fu secolo ne’ regni soggetti alle Spagne più fecondo in titoli di marchesi, di duchi, di principi, e in ordini militari, quanto questo, in cui regnarono i due Filippi III, e IV. La solennità, con cui erano aggregati i cavalieri dell’ordine, ricerca un troppo lungo dettaglio per potersi descrivere in una nota.