Ma gli occhiuti Veneziani, che vedeano da lontano la tempesta, vi si erano preparati facendo lega cogli Olandesi, sostenendo i Grigioni, contro i quali dalla via di Milano erano rivolti gli Spagnuoli sotto il pretesto di religione, ma in sostanza per acquistare la Valtelina, e insistendo alla corte del re di Francia, e delle altre potenze di Europa, ch’erano interessate, perchè la Spagna non si ingrandisse oltre il dovere, acciò questa guerra non avesse ulteriore progresso. Rotte così le fila dell’ordita tela, il principe Filiberto se ne tornò in Savoja. Vertot (Hist. de Malte liv. XIV, t. V, p. 163. – Longo in Chron. pag. 263. – Muratori Ann. d’Italia all’anno 1619, t. XI, p. 61).
(1361) Murat. Annali d’Italia all’anno 1620, tom. XI, pag. 65. – Longo in Chron. p. 263. – Caruso Mem. Stor. P. III, t. III, vol. II, pag. 43.
(1362) Diceasi quel quartiere Khemonia dal fiume Cannizzaro, che scorrendo da Morreale per la campagna palermitana, entrava in città, e camminava per la strada detta de’ Tedeschi, e siccome ingrossandosi, quando erano copiose le pioggie, arrecava molti danni, fu chiamato con voce corrotta Khemonia, ossia fiume del mal tempo, forse dalla parola araba: Ma macnàiat aqua saliens, e quindi la contrada, per cui passava, ebbe lo stesso nome (Giardina le antiche porte di Palermo pag. 85.)
(1363) Giardina le antiche porte di Palermo pag. 81.
(1364) La Rosa Mss. nella librerìa del senato di Palermo.
(1365) Capo XII.
(1366) Mongitore Parlam. di Sicilia t. I. pag. 475. e seg.
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