Ciò però, che più allarmò, fu appunto l’avviso, ch’ebbe lo stesso giorno il cardinal Doria, che il corpo di questa beata si fosse già ritrovato nel ridetto monte.
      (1394) Non sono uniformi gli scrittori nel riferire il ritrovamento del corpo di s. Rosalia. Si consulti il Pirri (ivi) il Cascini, (Acta S>. Rosaliae § XVIII, pag. 179.) il Rosa (Cron. diverse Mss. pag. 23). Solo quì dobbiamo avvertire, che fu veramente trovato un masso di ossa, e pietre di lambicco, che per le acque piovane di quel monte si erano formate attorno al corpo della Santa.
      (1395) Acta S>. Rosaliae § XVIII, pag. 179.
      (1396) Finalmente a’ 5 di gennaro 1625 si rivolsero i cittadini a Gesù Crocifisso, che è la sicura ancora della salvezza. Eravi nella cattedrale una sua divota immagine, e miracolosissima, che l’anno 1575 avea liberata la città da una pari micidiale pestilenza (Serio Istoria cronologica delle pestilenze presso Mongitore nella Sicilia ricercata tom. II pag. 490). Questa fu dunque esposta nel duomo, e poi condotta con una solenne processione nel detto giorno per la città.
      (1397) Gio. Battista Rosa Cron. diverse Mss. p. 27.
      (1398) Serio Istoria Cron. delle pestilenze pag. 495.
      (1399) Acta S>. Rosaliae § XXII, pag. 215.
      (1400) Acta S>. Rosaliae ib.
      (1401) Serio Istoria Cron. delle pestilenze pag. 495. – Acta S>. Rosaliae pag. 226.
      (1402) Paruta Cron. Mss. – Ambrosio Maja Sicilia passeggiata cap. 54. Mss. nella libreria del senato di Palermo.
      (1403) Murat. Annali d’Italia all’anno 1625, tom. XI, pag. 83.
      (1404) Hist. de Malte liv.