XIX, t. V, pag. 191 e seg.)
(1518) Auria Diario di Pal. all’anno 1644.
(1519) Art de verifier les dates Chron. de Rois d’Espagne p. 824.
(1520) Mongit. Parl. di Sic. t. II, p. 24.
(1521) Scrisse il Caruso (Mem. Stor. P. III, vol. II, lib. II, pag. 73), che il vicerè prese a cambio dal ricco mercadante Pandolfo Malagonelli trecento quaranta mila scudi, e che gli assegnò per gl’interessi i sessantacinque mila scudi offerti in quel parlamento. Ma se di questi, come abbiamo osservato, quindici mila erano destinati per ristorare coloro, che aveano sborzato il loro denaro, comprando le gabelle stabilite l’anno 1642, ed estinte in questo parlamento, come è possibile, che il marchese de los Veles ne abbia cessa quasi tutta la somma al Malagonelli? Noi crediamo che questo scrittore abbia sbagliato, e che al detto mercante non sieno stati cessi per frutti del suo capitale, che soli scudi cinquantamila.
(1522) Auria Diario di Pal. all’anno 1646.
(1523) L’evento mostrò quanto sia stata falsa questa conversione. Volle questo nuovo cristiano andare in Roma a baciare i piedi ad Innocenzo X, santo, ma non dotto pontefice, il quale ne restò molto compiaciuto, e alle preghiere del ministro di Spagna domandò al gran maestro di Malta la gran Croce a favore del figliuolo del re di Tunisi. Più accorti, ed intelligenti mostraronsi i cavalieri di quello insigne ordine. Il consiglio si oppose gagliardamente alla dimanda del papa, sulla plausibile ragione, che non era da promuoversi alle prime dignità della religione un moro, la di cui conversione era assai equivoca (Vertot Histoir. de Malte liv.
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