(1545) Collurafi Tumult. 11. di Pal. P. I, pag. 111, 112.
(1546) Collurafi Tumult. 11. di Pal. P. I, pag. 122.
(1547) Il marchese de los Veles per mezzo del P. Giardina teatino avea fatto dire allo Alesi, che gli avrebbe fatti assegnare quattro mila scudi all’anno, e un posto onorifico se si quietava. Queste offerte faceano gola a questo capopopolo. Ecco perchè mostrossi più compiacente per il vicerè.
(1548) Collurafi Tumult. 11. di Pal. P. II, pag. 151, e seg.
(1549) Tumult. 11. di Pal. pag. 164.
(1550) Collurafi Tumult. 11. di Pal. P. II, pag. 174. – Auria Giornale di Pal. all’an. 1647, t. I, p. 30, e seg.
(1551) Si era sparso che fra breve sarebbe venuta la flotta spagnuola comandata dal serenissimo Giovanni d’Austria, ch’era stato spedito in Napoli per conquidere i sollevati di quella città, e non essendovi riuscito, sarebbe venuto a Palermo per risarcire l’onore di non aver potuto domare i Napolitani. Si vociferava inoltre nel credulo popolo, che la notte vedeasi in varj luoghi della città un uomo vestito di armi bianche, che andava gridando all’armi, all’armi, e guerra, guerra, che credeano di essere lo spirito dell’estinto Alesi. Altri aggiungevano, che nella chiesa dei Crociferi, dove si era sepellito Francesco Danieli console dei conciapelli, cui era stato reciso il capo, vedevasi la notte costui inginocchioni sopra la sua sepultura col capo sul busto, nè mancavano di quelli, che raccontavano dei portentosi miracoli fatti dal medesimo.
(1552) Auria Diario di Pal. all’anno 1647, pag.
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