XIV, t. V, pag. 206).
      (1638) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 35.
      (1639) Cronol. di Sic. P, II, cap. VIII, pag. 352.
      (1640) Mem. Stor. P. III. lib. V, vol. II, p. 139.
      (1641) In Chron. pag. 276.
      (1642) Auria Diario di Pal. all’anno 1654.
      (1643) Auria ivi.
      (1644) Storia civ. del regno di Napoli lib. XXXVII, cap. VI, t. V, pag. 350.
      (1645) Auria Diario di Pal. all’anno 1654.
      (1646) Mem. Stor. P. III, lib. V, vol. II, pag. 140.
      (1647) Dobbiamo eccettuarne la città di Palermo, che sempre lo amò, e l’ebbe molto caro. Scrive l’Auria, che potea e dovea saperlo, che il senato palermitano prima ch’egli partisse, gli presentò il privilegio con cui era dichiarato cittadino palermitano, e inoltre gli assegnò una pensione di dodici mila scudi annuali, dichiarandolo protettore della città (Diario di Pal. t. I, all’anno 1655), segni non equivoci di amore e di estimazione.
      (1648) Auria Diario di Pal. all’anno 1655.
      (1649) Capo XV.
      (1650) Reg. dell’anno 1655.1656, XI ind. f. 219.
      (1651) Giannone Storia civile del regno di Napoli lib. XXXVII, cap. 7, t. V, pag. 333. 334.
      (1652) Le porte, che restarono interamente chiuse, furono quelle di Termini, di S. Agata, di Montalto, di Castro, di Macqueda, e di Carbone. Le altre furono affidate alla diligenza dei nobili.
      (1653) Auria Diario di Pal. t. I, all’anno 1656.
      (1654) Ivi.
      (1655) Reg. del prot. dell’an. 1656.1657, X ind. f. 48.
      (1656) Ivi fogl. 128.
      (1657) Sono due le lettere mandate in risposta dalla corte a monsignor Gisulfo; l’una è data da Madrid a’ 4 di gennaro 1657, e l’altra da Buonritiro ai 6 di febbraro.