Ora è certo, come si dirà, che il priore di Navarra Martino Redin venne in Palermo nei primi di novembre 1656, e subito preso il possesso cominciò ad esercitare la carica di luogotenente. Come dunque sarà egli possibile che non solamente ai 4 di gennaro, ma neppure ai 6 di febbraro non si sapesse in Ispagna, che il Redin era arrivato in Palermo, ed avea preso possesso del suo impiego di luogotenente? Questa è una delle difficoltà, che sogliono nascere nella storia; nè noi possiamo conciliare questa contradizione, se non si voglia dire, che o la segretaria di Madrid fosse così sconcertata, che nemmeno gli uffiziali sapessero ciò che scriveano; o che non vi fosse allora una ordinata posta fra la Sicilia, e la Spagna, inguisachè di rado, e tardi arrivassero le notizie di questo regno a quella corte.
      (1658) Reg. della regia cancellaria dell’anno 1656.1657, X ind. fogl. 214. 215.
      (1659) Diario di Pal. all’anno 1657. – Cronol. dei vicerè di Sic. pag. 128.
      (1660) In Auctario t. III, pag. 303.
      (1661) Longo Chron. Sic. pag. 273.
      (1662) Vertot Hist. de Malte liv. XIV, tom. V, p. 213, e seg.
      (1663) Reg. del prot. dell’anno 1657.1658, XI ind. fogl. 31.
      (1664) Sono questi fatti non solamente contestati dagli scrittori contemporanei, ma confermati dalle carte degli archivj. Il sig. Giuseppe d’Espinosa cancelliere della real confraternità di S. Maria de la Solidad mi ha mostrato il registro di questa confraternità, dove alla pagina 57 il detto presidente Giovan Battista Ortiz d’Espinosa conferma l’elezione dei maggiordomi, e del tesoriero della cappella, fatta agli 8 di aprile 1657: dal che crede che possa dedursi, che in detto giorno questo prelato fosse già presidente del regno, appartenendo ai vicerè, e presidenti del regno la conferma dei detti uffiziali.